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20 Giugno 2023

Comodato d’uso, un’opportunità

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Il comodato d’uso gratuito è un contratto diffuso per la concessione di beni mobili e immobili senza alcun compenso. È un accordo in cui il proprietario (comodante) mette a disposizione di un parente o di un amico (comodatario) una casa, un’attrezzatura o altro per un periodo o uno scopo specifico.

Caratteristiche del comodato d’uso gratuito

Questo tipo di contratto offre numerosi vantaggi, ma è importante comprendere le sue caratteristiche, i requisiti per stipularlo e gli obblighi delle parti coinvolte. Inoltre, è fondamentale conoscere le implicazioni fiscali legate all’IMU (Imposta Municipale Unica) e alla Tari (Tassa sui Rifiuti).

Registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito

Il comodato d’uso gratuito, sebbene gratuito per natura, può prevedere un pagamento simbolico o al di sotto dei prezzi di mercato. Sebbene non sia obbligatorio registrare il contratto, è consigliabile farlo per tutelare entrambe le parti. In caso di registrazione, l’atto deve essere comunicato all’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni, con un’imposta di registro di 200 euro.

Durata e obblighi delle parti coinvolte

Il comodato d’uso gratuito è sempre temporaneo e richiede la restituzione del bene al termine del periodo concordato. Il comodatario ha l’obbligo di custodire il bene con diligenza e risponde dei danni non causati dal normale deperimento. Inoltre, non può concedere il godimento del bene a terzi senza il consenso del comodante.

Spese a carico del comodatario e rimborso delle spese straordinarie

Le spese necessarie per utilizzare il bene sono a carico del comodatario, che può richiedere il rimborso delle spese straordinarie, se necessarie e urgenti. Riguardo all’IMU, il proprietario del bene deve effettuare il pagamento, mentre il comodatario è tenuto a pagare la Tari come occupante dell’immobile.

Riduzione dell’IMU per il proprietario in comodato d’uso gratuito

È importante notare che la Legge di Bilancio 2019 prevede una riduzione del 50% dell’IMU per il proprietario dell’immobile in comodato d’uso gratuito, a condizione che l’immobile non sia di lusso e il comodatario sia un parente di primo grado che lo utilizza come abitazione principale. Il comodante deve risiedere nello stesso Comune dell’immobile e possedere solo un’altra abitazione principale nello stesso Comune. Inoltre, il contratto di comodato d’uso deve essere registrato.

Tipologie di contratto di comodato e imposta di registro

Il contratto di comodato può essere a tempo determinato o indeterminato. Nel caso di tempo determinato, non esistono limiti di durata specifici, ma può essere rinnovato previo pagamento dell’imposta di registro. Il contratto a tempo indeterminato è definito “precario” e consente al comodante di richiedere la restituzione dell’immobile senza preavviso. L’imposta di registro per il contratto a tempo indeterminato viene pagata una sola volta.

Restituzione del bene e possibilità di avviare un giudizio

In caso di mancata restituzione del bene al termine del contratto, il proprietario deve avviare un giudizio ordinario, poiché il comodato non ricade nella fattispecie dei contratti di locazione.

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